16 gen 2011

Klaus Thymann - “Mnemosyne”



Continua la collaborazione con la curatrice e critica d’arte Camilla Boemio la quale ci parla di un giovane fotografo svedese che ha partecipato ad un’importante mostra tenutasi al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro nel 2009 dal titolo appunto “Mnemosyne”.


In esclusiva per TheHiddenRoom potrete leggere la prima intervista italiana a Klaus Thymann.

© Klaus Thymann



[testo seguente a cura di Camilla Boemio]


Quando una mostra è ben costruita è doveroso parlarne , anche dopo lungo tempo.
La mostra , in questione , attualizzava e reinterpretava in chiave contemporanea il testo cult dello storico dell’ Arte Aby Warburg: MNEMOSYNE – L’Atlante delle immagini. 


L’opera, mai ultimata, è sempre stata avvolta da un’ aura di mistero e fascinazione.
Mnemosyne è un atlante figurativo (Bilderatlas) composto da una serie di tavole, costituite da montaggi fotografici che assemblano riproduzioni di opere diverse: testimonianze di ambito soprattutto rinascimentale (opere d'arte, pagine di manoscritti, carte da gioco, etc.); ma anche reperti archeologici dell'antichità orientale, greca e romana; e ancora testimonianze della cultura del XX secolo (ritagli di giornali, etichette pubblicitarie, francobolli).
Mnemosyne è una macchina, una sorta di gigantesco condensatore in cui si raccolgono tutte le correnti energetiche che hanno animato e ancora animano la memoria dell'Europa.
Obiettivo dell’Atlante è illustrare temi e figure dall'antichità orientale e greco-romana , fino all’attualità, con particolare attenzione ai moti, ai gesti e alle posture che esprimono l’intera gamma dell’eccitazione emozionale (l'aggressione, la difesa, il sacrificio, il lutto, la malinconia, l'estasi, il trionfo, etc.).
Si tratta di Pathosformeln – formule espressive dell'emozione – tradotte in forma artistica dai modelli antichi, o anche riemergenti senza diretto collegamento ai modelli, nella forma di engramma, esito spontaneo dell'istinto gestuale umano.
Come reinterpretarlo in chiave contemporanea?
Quali artisti più significativi a livello internazionale possono fornire una chiave di lettura attuale?
Rispondendo ad una ricerca complessa la collettiva vedeva coinvolti : Steven Klein, Candice Breitz, Klaus Thymann, Tony Oursler, Richard Kern, Guido van der Werve , anche con molte opere inedite , per l’ Italia , tra le quali ricordiamo “Smother” di Luis Gispert e “Romantic delusions” di Jesper Just e, “The Soft Epic, or: Savages of the Pacific Wes”, di Nadia Hironaka e Matthew Suib e “Purified by fire” di Matthew Suib.


Vorrei soffermarmi su Klaus Thymann .

© Klaus Thymann


Per la prima volta in Italia è stato presentato questo giovane artista svedese che vive a Londra che  è fotografo, video artista, regista.
Ha collaborato con il regista Lars Von Treier e ha partecipato, fuori concorso, al Festival di Berlino nel 2009.
Il suo lavoro spazia dalle realizzazioni commerciali per i maggiori marchi mondiali da: Adidas , Audi a Nike, alle esposizioni per le maggiori gallerie e musei internazionali.
Sono in preparazione nel 2011 – 2012  due mostre importanti che lo coinvolgeranno : una collettiva in un Museo a Los Angeles ed una personale al Ps1 .
Per la mostra al Centro Arti Visive , nell’estate dell’ 2009 , ha realizzato la serie “Mnemosyne” composta da un film e da nove grandi fotografie .
Mnemosyne è la madre di nove muse .


Le immagini sono astrazioni di personaggi coinvolti nella storia mitologica della nascita delle nove muse.
Il linguaggio visivo creato per questo progetto è visto attraverso una lente contemporanea e costruito reinterpretando l’antica simbologia.

© Klaus Thymann


Alcune domande all’artista Klaus Thymann per scoprire le fonti del suo immaginario ed il suo linguaggio :


CB. Quale è la tua linfa d’ispirazione ?


KT. La mia ispirazione proviene dai miei interessi . Da qualche anno , in modo preponderante , la scienza sta diventando un parametro ed un metro espressivo sempre più dominante nella mia ispirazione.
Sono laureato in Scienze Ambientali.
I progetti che considero i migliori realizzati sono quelli che esplorano coordinate per me inedite bilanciando ed inserendo idee non predefinite nel risultato.
Ci sono due strade per il mio lavoro, una nella quale elementi esistono solo attraverso una lente e in quei progetti esplorano paesaggi creati in una macchina fotografica (film o stil), opere nate sempre da uno spinta visiva, l’ispirazione tende a provenire da esperimenti visivi che creo.
L'altra prospettiva motrice nasce dalla realtà che ha un linguaggio visivo più semplice la cui forza è l'esplorazione e/o la documentazione di problemi sociali e ambientali.

Il mio progetto IBRIDI è un buon esempio di ciò.
In queste opere l'elemento narrativo è la chiave che spesso scavalca qualsiasi decisione visiva .
La parte inerente ala moda è una miscela dei due.
La Moda permette a un fotografo di sperimentare e provare nuove pratiche.
La mia fonte di ispirazione per il mio lavoro nella moda è molto frammentato.
Tendo ad iniziare con gli aspetti narrativi di tutto il mio lavoro e credo che questa sia l'ispirazione principale per il mio lavoro.


CB . Quale è la relazione tra le immagini e la realizzazione di servizi di moda?


KT . Non mi piace dare una connotazione scontata al genere fotografico moda.
Non mi interessa definire il mio lavoro in relazione alla moda.
Mi sforzo di creare immagini che sono di lunga durata.
Alcuni dei miei lavori migliori per pubblicazioni di moda è ancora rilevante in quanto le immagini non sono datate .
La fotografia di moda non è uno stile di immagini.
Alcuni dei miei progetti artistici sono sicuramente influenzati della moda.
La serie Mnenosyne è un buon esempio .
Un aspetto che mi piace nel lavorare con le immagini di moda è quella collaborazione molto professionale che nasce dalla squadra di professionisti.
Quando funziona bene il risultato è eclatante!
Nel film Mnenosyne è stato particolarmente importante lavorare con Ulrik Bentzen (il direttore della fotografia) che ha davvero capito cosa volessi realizzare ed ha contribuito con alcune grandi idee.


© Klaus Thymann





CB : Le tue fotografia evocano atmosfere cinematografiche. Quale influenza ha il cinema nel tuo immaginario? Quali sono i registi che l’hanno influenzato?


KT. Sono un estimatore del cinema impegnato .
Verner Herzog è straordinario, al tempo stesso ammiro molto Ridley Scott per la sua coerenza nel lungometraggio.
Ho imparato molto dal cinema, ma la mia principale ispirazione viene dalla lettura. 
Ho letto molto e trovo sia il modo migliore e più gratificante per ottenere informazioni ed arricchire il mio immaginario.


CB. Prossimi progetti?


KT. Sono stato il primo al mondo a realizzare , qualche anno fa , un Atlante del Ghiaccio.
Si tratta di un progetto enorme ed estremamente complesso .
Ritengo il suo valore inestimabile , è una traccia del cambiamento ambientale .
Il 2011 sarà un anno molto interessante .
Mia moglie ha dato alla luce mio figlio .
Sono convinto il mio bambino sia una risorsa notevole per la mia ispirazione !
Se dovessi però iniziare a fotografare gli orsi di peluche vi ringrazio se mi fermerete …



© Klaus Thymann

 

Mnemosyne by Klaus Thymann






6 commenti:

  1. come sempre i blog sulla fotografia lasciano trasparire l'anima artistica dell'autore... poi l'eleganza minimalista è quella che adoro di più

    RispondiElimina
  2. Grazie mille di essere passato sul blog...
    Apprezzo molto i tuoi complimenti e quando vorrai ripassare da queste parti sarai sempre il benvenuto :)

    A presto!

    RispondiElimina
  3. Che belle fotografie !
    Un interessante articolo ed un elegante blog .
    Complimenti .

    Massimo

    RispondiElimina
  4. Grazie Massimo,
    la fotografia è una mia grande passione e con questo blog cerco di condividerla con tutti.
    Sto per pubblicare nuovi articoli di approfondimento su alcuni fotografi molto interessanti con nuove foto.
    Continua a seguirmi, non potrà farmi altro che un grande piacere.
    Una buona giornata.

    RispondiElimina
  5. ciao bell'articolo
    belle foto
    ma guarda che Klaus Thymann e Danese non Svedese!
    ciao

    RispondiElimina
  6. Sonry ! I know it .
    Short Bio :
    Klaus Thymann (born Cph 1974) has exhibited in group- and solo-show all over the world, including Museum Centro Arti Visive Pescheria, Italy, Paul Smith’s Space Gallery, Tokyo. Cph Photo Festival, V1 Gallery Cph, Institute of Contemporary Art, London and more. He has won numerous awards and a whole project HYBRIDS was published in 2007 as hardback.
    In HYBRIDS Thymann documented the undiscovered areas on the cultural map, such as an underground garden in Tokyo, techno hippies at Burning Man festival, gay rodeo, underwater striptease and more. This sociological documentation (created 2003-2007) celebrates the diversity and unconventionality of these hybrids.

    CAMILLA
    www.camillaboemio.com

    RispondiElimina